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Descrizione
Lavoro realizzato in essenza di noce nazionale. È concepito come un cavalletto che regge una sorta di vetrina sul cui fondo è scolpito un ramo di rose. Questa è chiusa da un vetro tagliato a unghia, sicché non sporge dalla struttura e funziona da piano.
“Vuol essere uno scrigno – commenta Daniele –, e cioè custodia di qualcosa di prezioso e di bello, qui significata dal bel ramo di rose fiorite”. Al disotto presenta un altro comodo piano di vetro che nella parte anteriore è sostenuto da due reggipiani collocati sui piedi, e nella parte posteriore si inserisce nel pannello di fondo lastronato.
I piedi sono formati ciascuno da due spondine che alloggiano un fondo a lastratura con vena orizzontale, che entra in gioco con la spondina dello “scrigno” a lastratura a vena verticale. Il pezzo, esteticamente elegante e agile, sorprende anche per la sua leggerezza strutturale, alla quale, come di consueto, gli artisti hanno badato non poco.